Lo scrub a cosa serve?
Quando e a cosa serva lo scrub è uno dei tanti quesiti che mi vengono posti dalle mie clienti.
La domanda successiva è “ma quando lo devo fare?” Senza contare che, alcune di loro, non sanno cosa sia uno scrub o non ne hanno mai fatto uno in vita loro.
Quindi, cominciamo con il chiarire di cosa stiamo parlando e poi vedremo come realizzarne uno in modo corretto.
Lo scrub o fare uno scrub, dall’inglese “to scrub” vuol dire strofinare. In pratica viene indicata l’azione di sfregamento sulla pelle (tanto del corpo quanto del viso), con l’obiettivo di rimuovere le cellule morte.
In questo modo, liberandoci di queste cellule, la pelle apparirà molto più luminosa, priva di impurità e molto più ricettiva ad assorbire ulteriori trattamenti, come, ad esempio, una maschera.
A questo punto, bisogna solo stabilire con che frequenza fare uno scrub e quale scegliere.
La prima differenza da precisare è che abbiamo due tipi di scrub: quello meccanico e quello enzimatico.
Il primo, funziona con il classico sfregamento sul viso, ecco perché si definisce meccanico.
Il secondo, invece, va lasciato agire in base ad un processo proteolitico.
Quest’ultimo ha la capacità di agire andando molto in profondità quindi, bisogna fare una certa attenzione nell’utilizzarlo, soprattutto scegliendo la giusta formulazione, delicata e adatta al proprio tipo di pelle.
Ora, concentriamoci sulla funzione. Lo scrub ha il compito di eliminare le cellule morte che il nostro organismo produce in modo naturale, così come il NMF.
Il nostro corpo provvede, in parte, da solo, al suo benessere e alla sua difesa. Dopo un certo periodo di tempo, queste cellule, finiscono di assolvere la loro funzione e muoiono. Qui, entra in gioco lo scrub, altrimenti il nostro viso rischierebbe di appesantirsi e di apparire spento.
Inoltre, dopo uno scrub, essendo la pelle più “nuda”, riceve o assorbe meglio i principi attivi di una maschera o di una crema viso. Ecco perché si consiglia di fare prima lo scrub e poi la maschera.
Qual è la frequenza con cui fare lo scrub
Il nostro turn over cellulare ha un ciclo di 28 giorni. Ciò accade normalmente in un corpo giovane.
Per questo è assurdo, come sento spesso dire da alcune persone, fare uno scrub due o tre volte a settimana. Significa far andare la pelle in sofferenza che, di conseguenza e per difesa, tenderà a produrre molte più cellule, andando ad ispessire lo strato corneo.
Quindi, per esempio, una persona di una ventina, massimo 25 anni, dovrebbe fare uno scrub ogni tre settimane.
Inoltre, bisogna tenere in considerazione che, più passa il tempo, più il ciclo di ricambio cellulare si allunga. Quindi, una persona di 30 anni, farà uno scrub non più di una volta al mese. Una persona di 60 anni lo farà al massimo una volta ogni due mesi.
Intanto, si procederà normalmente e con frequenza periodica, in base alle proprie necessità a fare maschere purificanti, detossinanti o idratanti.
Un trattamento scrub è parte integrante di una corretta e completa skin care ma assolutamente non è da considerarsi un passaggio da eseguire quotidianamente o con una certa frequenza.
E lo scrub corpo a cosa serve? In pratica ha la stessa funzione di quella del viso, in più, in molti casi, aiuta tantissimo nel post depilazione, ad evitare la formazione di peli sottopelle.
In particolare, io non consiglio mai di fare uno scrub prima della depilazione ma sempre uno o due giorni dopo. In questo modo l’estrazione del pelo sarà più facile ed efficace e la pelle risulterà molto più morbida. Applicando, poi, una buona crema idratante, abbinata magari alla stessa linea dello scrub, il risultato sarà davvero piacevole.
Quale prodotto scegliere
In commercio ce n’è sono tanti. Il mio consiglio è quello di leggere bene la formulazione e sceglierlo in base alla vostra tipologia di pelle (parlo di quella del viso).
Di sicuro, io mi sono sempre trovata bene, sia per me che per le mie clienti, con quelli della Dr. Organic. Ci sono diverse linee e tutti molto valide.
Ultimamente ne ho provato qualcuno di World of Beauty e di Eterea, sono i migliori dell’ultimo periodo.
Un appunto importante: molti scrub naturali, vengono fatti con il nocciolo dell’albicocca. Per tanto, se soffrite di allergie agli acidi della frutta o a questo frutto in particolare, vi consiglio di realizzare da voi uno scrub con i classici ingredienti tipo miele e zucchero o sale, o farina di avena.
Per il corpo, invece, io adoro quelli di Nacomi, sono profumati e molto golosi. Ci sono tante profanazioni, tutte da provare, credetemi, è amore alla prima applicazione.
Ora che abbiamo fatto un pò di chiarezza, se non avete ancora inserito lo scrub nella vostra skin care, fatelo al più presto. Se lo avete sempre fatto seguendo una tempistica sbagliata, vi consiglio di correggere subito il tiro.
Se volete entrare ancor di più nello specifico, in merito a questo argomento e conoscere anche la differenza del termine peeling, vi lascio questo articolo, clicca qui.
E per altri consigli ed essere sempre aggiornati sulle referenze che provo di volta in volta, c’è il link al mio profilo, clicca qui, scrivetemi in direct, rispondo sempre.
Alla prossima!!!