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Portfolio fotografico per mua

Il portfolio fotografico, per un make-up artist, è forse ancora più importante di un curriculum. Un curriculum senza il giusto supporto dei propri lavori, credetemi, non ha alcun senso.

Le foto portfolio sono una sorta di “raccolta” dei propri lavori. Almeno di quelli che ci identificano al meglio e che presentino il nostro operato da sè.

Non ha molta logica presentare un elenco di titoli e di corsi frequentati se poi non si hanno neanche le basi. Le foto, in questo caso, parlano tanto di quelle che sono le competenze tecniche e delle abilità artistiche di un bravo professionista.

Ma quanto può essere complicato realizzare un portfolio che ci faccia fare bella figura e che ci presenti al meglio ad un’azienda o ad un colloquio di lavoro?

Vediamo di fare il punto della situazione, sintetizzando i tratti più salienti e di ottimizzare al meglio il modo giusto per impostare il proprio lavoro partendo proprio dal portfolio.

Come creare un portfolio fotografico

Non c’è dubbio che la fotografia, fatta bene, parli da sola. Non abbiamo bisogno di aggiungere altro se abbiamo, al nostro attivo, un corredo fotografico di tutto rispetto.

Ma da dove possiamo partire se siamo alle prime armi?

Di solito, per chi segue un corso di primo livello, è già l’accademia in questione a fornire le foto dei lavori svolti, durante il percorso formativo.

Almeno una volta era così. Dico “una volta era così” perchè ultimamente mi stanno arrivando parecchie allieve, non solo impreparate su alcuni argomenti e con gravi lacune ma anche senza una foto decente a testimonianza di ciò che si è fatto o che si abbia imparato.

Questo spesso vale anche per i corsi intermediate e per i focus. Per me non esiste. Un allievo deve uscire da un corso con delle foto. Bisogna mettere gli allievi nella condizione di cominciare o di avere una testimonianza di ciò che ha realizzato.

Perchè, in alcune accademie, ciò non avviene? Semplice, perchè le accademie, di solito, si affidano a dei fotografi professionisti che costano e quindi per non gravare sui prezzi di partenza, evitano questo importante passaggio.

Questo appunto (non è una critica) è per mettervi in guardia. Prima di imbattervi in un corso, assicuratevi che, nella spesa che andrete a sostenere, siano comprese almeno un paio di foto per il vostro portfolio.

Per il resto, dovrete pensarci voi, una volta che abbiate terminato il o i corsi seguiti.

Se dovete presentarvi ad un colloquio o volete cominciare a proporvi per questo lavoro, vi servono delle belle foto.

Se dall’accademia, come probabile, uscite senza foto decenti, troviamo delle valide alternative per raggiungere comunque il vostro obiettivo.

Il modo più semplice e anche quello più veloce è cominciare a stringere delle collaborazioni. Molti portfoli, infatti, vengono realizzati proprio in TF.

Il TF (time for) è una collaborazione che prevede zero costi, se non quella dei materiali che dovremmo metterci per la parte del nostro lavoro, ma che andiamo a recuperare con delle foto, gratis.

Come trovare collaborazioni di questo tipo?

Semplice, se non conosciamo fotografi di nostra fiducia, che abbiano voglia di realizzare uno shooting, di tanto in tanto, vi segnalo che Facebook è pieno di gruppi che nascono con lo scopo dei TF.

Ovviamente, inseritevi in quelli della vostra zona o su parti limitrofe, che vi siano facili da raggiungere, altrimenti dovrete sostenere anche i costi di trasporto e, a quel punto, non vi conviene.

In questo modo avrete una modella e un fotografo, gratis, disposti a realizzare qualcosa di bello, di creativo e di utile. Tutti “lavorerete” per lo stesso obiettivo: foto gratis per il vostro portfolio.

In più avrete la possibilità di stringere amicizie, di fare conoscenze e soprattutto di farvi conoscere.

Infatti, di norma, è sempre più probabile che qualcuno vi chiami, per un lavoro, quando abbia già collaborato con voi e quindi poter garantire per serietà, precisione, affidabilità e, ovviamente, qualità del lavoro.

Un altro modo, per avere delle foto del proprio lavoro, è organizzare uno shooting da sè.

A tal proposito ho già scritto un articolo, al riguardo, vi lascio qui il link.

Quante foto inserire nel proprio portfolio?

Non c’è un numero preciso. L’idea sarebbe un numero ragionevole che si collochi perfettamente tra il “non tante ma neanche poche”.

Un numero che sia considerevole ed esplicativo dei vostri lavori più belli ed esclusivi, magari qualcuno che sia stato unico o addirittura pubblicato.

Uno shooting di cui andate fieri perchè non ne riuscirete a farne uno più incredibile.

Estrapolate qualche esemplare da qualche lavoro che vi sia stato commissionato e che vi abbia entusiasmato particolarmente.

Presentate qualche foto di un lavoro di cui abbiate curato non solo il make-up ma anche il mood o il concept.

Per scegliere gli scatti migliori, cominciate dalle foto in primo piano, quelle da cui si possono ben vedere i dettagli, soprattutto se si tratta di un trucco molto particolare, diverso dai soliti.

Inseritene un numero considerevole che deve sempre essere proporzionato al numero complessivo di esemplari che andranno a costituire il vostro portfolio.

Inserite anche foto a mezzo busto e poi non solo scatti frontali ma anche di tre quarti. In questi si potranno apprezzare meglio i lavori fatti sul contouring e sugli angoli esterni degli occhi.

Qualche foto a figura intera se si tratta di un lavoro pubblicato o importante per qualche ragione.

Mi raccomando, non inserite qualunque foto. Assicuratevi che lo scatto sia perfetto e per perfetto intendo una foto nitida, ben lavorata in fase di post produzione. Che si veda perfettamente e senza alcun tipo di alterazione il vostro lavoro. Una foto che sia studiata bene sia per le luci che per lo sfondo.

Insomma, deve essere uno scatto professionale, all’altezza delle aspettative che vi impegnate a garantire. Deve essere un’esaltazione del vostro lavoro. In caso contrario, cestinate la foto, meglio non inserirla proprio. Ricordate che, il segreto, è la qualità del vostro portfolio o non la quantità, soprattutto se scarsa e con il rischio che vi penalizzi.

Ancora un appunto. Una volta che avrete le foto in vostro possesso, non dimenticate di stamparle ma anche di pubblicarle sui vostri profili social.

Fate sempre in modo di avere un portfolio sia cartaceo, compreso di curriculum, lettere di presentazione e attestati di partecipazioni a lavori e a collaborazioni di un certo rilievo, che uno digitale. In questo modo, all’occorrenza, qualora vi venisse richiesto, potete inviare il link con i vostri lavori più belli.

E adesso! Tocca a voi! Forza! Mettevi all’opera e datevi da fare, il vostro portfolio dipende soprattutto da voi.

Alla prossima!!!

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